La Corte dei Conti boccia per la seconda volta il Ponte sullo Stretto di Messina.

Questa volta i magistrati contabili hanno negato il visto alla convenzione tra il Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture e la società concessionaria.

Le motivazioni dello stop saranno rese note entro trenta giorni. La nuova tegola sul progetto non preoccupa però il ministro Matteo Salvini: «Nessuna sorpresa, è l'effetto del primo stop al Cipess. Chiariremo tutto», ha detto il titolare del Mit, dicendosi «fiducioso e determinato».

L’opposizione però attacca. Per il Pd si tratta di una «Caporetto» per il Governo e la capogruppo alla Camera Chiara Braga chiede «di dirottare le risorse destinate al ponte su opere utili».

Il Movimento 5 Stelle invita invece l’esecutivo a «porre fine a questa pagliacciata», mentre Angelo Bonelli (Avs) si dice pronto a «denunciare il governo» perché «il governo Meloni sta impegnando fondi pubblici dentro un quadro ritenuto non legittimo, per un’opera da 14 miliardi di euro senza alcuna certezza tecnica, ambientale o giuridica: risorse sottratte a ferrovie, scuole, sanità e sicurezza del territorio».

(Unioneonline)

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