Avrebbe picchiato il compagno convivente per tre anni, anche in presenza dei figli minorenni, arrivando a fratturargli la rotula a calci.

Per questo motivo il Tribunale di Lecce ha condannato una 34enne a 3 anni e 4 mesi di reclusione con le accuse di maltrattamenti e lesioni personali gravi nei confronti del 50enne.

Nei suoi confronti è stata anche disposta l’interruzione dai pubblici uffici per 5 anni.

Secondo quanto emerso dalle indagini, la donna avrebbe colpito il compagno in diverse circostanze con pugni al volto e alle orecchie, schiaffi, calci, graffi sul braccio inferti con una pinzetta. 

I fatti si sarebbero verificati tra il 2018 e il 2021 in un comune vicino alla città pugliese.

Non solo aggressioni fisiche e atteggiamenti violenti ma anche minacce di morte che hanno portato l’uomo a presentare 4 denunce, poi ritirate. Nonostante questo il procedimento è andato avanti giungendo a sentenza: la pubblica accusa aveva invocato per la donna una condanna a 2 anni e 8 mesi. I giudici le hanno però inflitto una pena maggiore.

(Unioneonline/v.f.)

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