Papa Francesco è tornato ad affacciarsi alla finestra dello studio dell'Appartamento pontificio per recitare la preghiera mariana con i fedeli e i pellegrini riuniti in Piazza San Pietro, dopo i lunghi mesi in cui, per le restrizioni dovute all'emergenza-Covid, ha recitato l'Angelus in diretta video dalla Sala della Biblioteca del Palazzo apostolico.

"Un'altra volta in piazza!", ha esclamato davanti ai fedeli, non molto numerosi anche a causa della giornata di pioggia.

"Sono contento di vedervi di nuovo radunati nella piazza, anche quelli habitué, le suore spagnole che sono brave, sempre, con la pioggia, con il sole, sono lì. Anche i ragazzi dell'Immacolata. Tutti voi. Sono contento!", ha detto.

Poi è entrato nel vivo del suo messaggio: "Prendersi cura dei malati di ogni genere non è per la Chiesa un''attività opzionale', qualcosa di accessorio, no, fa parte integrante della sua missione, come lo era di quella di Gesù: portare la tenerezza di Dio all'umanità sofferente - ha sottolineato -. Ce lo ricorderà tra pochi giorni, l'11 febbraio, la Giornata Mondiale del Malato". Secondo il Pontefice, "la realtà che stiamo vivendo in tutto il mondo a causa della pandemia rende particolarmente attuale questo messaggio, questa missione essenziale della Chiesa". "Non dimentichiamo che l'unico modo lecito per guardare una persona dall'alto in basso è quando tendi la mano per aiutare l'altra persona a rialzarsi. E questa è la missione della Chiesa", ha aggiunto: "Il Figlio di Dio manifesta la sua Signoria non 'dall'alto in basso', non a distanza, ma nella vicinanza, nella tenerezza, nella compassione".

Quindi "un appello in favore dei minori migranti non accompagnati. Sono tanti!", ha scandito: "Purtroppo tra coloro che per vari motivi sono costretti a lasciare la propria patria ci sono sempre decine di bambini e ragazzi soli, senza la famiglia ed esposti a molti pericoli". "In questi giorni - la conclusione - mi è stata segnalata la drammatica situazione di quelli che si trovano sulla cosiddetta Rotta Balcanica, ma ce ne sono in tutte le rotte. Facciamo in modo che a queste creature fragili e indifese non manchino la doverosa cura e canali umanitari preferenziali".

(Unioneonline/D)
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