Un detenuto del carcere di Padova ha appiccato stamane il fuoco alla sua cella e solo l'intervento del personale penitenziario ha evitato che le fiamme si propagassero.

A comunicarlo è il sindacato autonomo polizia penitenziaria sottolineando che «intervenendo tempestivamente, gli agenti sono riusciti a spegnere l'incendio, appiccato da un detenuto già protagonista di comportamenti violenti, all'interno della propria cella, refrattario a qualsiasi regola di convivenza all'interno del penitenziario».

Il sindacato annota, tra l'altro, che nel penitenziario euganeo «si registra una carenza di organico pericolosa di circa 150- 200 poliziotti. La facilità con cui accadono questi episodi, sta destando preoccupazione tra gli agenti chiamati ogni volta a far cessare queste situazioni di subbuglio».

Per il Sappe dunque gli agenti continuano «a 'tenere botta', nonostante le quotidiane aggressioni. I problemi del carcere sono reali, come reale è il dato che gli eventi critici nei penitenziari sono in aumento. È sotto gli occhi di tutti che servono urgenti provvedimenti per frenare la spirale di tensione e violenza che ogni giorno coinvolge, loro malgrado, appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria». 

(Unioneonline/Fr.Me.)

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