Due sorelle trovate morte in casa, circondate da escrementi e immondizia
Una situazione di degrado estremo, che purtroppo è venuta alla luce troppo tardi
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Una situazione di estremo degrado venuta alla luce solo dopo la morte delle due donne, sorelle cinquantenni che vivevano con l’anziana madre in una casa popolre di Marianopoli (Caltanissetta).
Le due sono morte a distanza di poche ore l’una dal’altra. Sono state ritrovate riverse a terra in mezzo agli escrementi e all’immondizia di cui la casa era piena.
Quando i carabinieri sono arrivati nell’abitazione hanno trovato una delle due già priva di vita, l’altra era in condizioni gravissime ed è stata presa in carico dall’ambulanza, ma è morta lungo il tragitto verso l'ospedale.
Secondo alcune testimonianze le due signore non frequentavano altre persone in paese ma vivevano sempre da sole. Al momento gli investigatori ipotizzano che siano morte per il grave stato di malnutrizione e povertà in cui vivevano, accentuato dal forte caldo di questi giorni. E' stata disposta l'autopsia dalla magistratura cha aperto un'inchiesta.
Anche l'anziana madre presenta gravi segni di malnutrizione. E’ stata proprio lei a far scattare l’allarme, allertando un vicino perché non riusciva ad aprire la porta della stanza delle figlie.
"Devo prima capire i fatti per potermi esprimere, sicuramente quello che è accaduto mi ha molto
turbato. Questa mattina sono stato tra i primi ad arrivare in via Siracusa e quella in cui mi sono imbattuto era una scena davvero drammatica", ha detto il sindaco di Marianopoli, Salvatore Noto.
Il primo cittadino si è recato nel villaggio agricolo, una serie di villette a schiera di edilizia popolare. "A noi non era mai stata segnalata nessuna situazione di disagio. Vista dall'esterno nessuno si immaginava una situazione così grave. Cercheremo di capire perché si sia arrivati a una condizione simile. Era una famiglia molto schiva che non aveva relazioni sociali però presente alle processioni e alle funzioni religiose. Il capofamiglia era morto durante il primo lockdown e non hanno potuto fare nemmeno il funerale”.
(Unioneonline/L)