I carabinieri hanno sgominato una banda di rapinatori attiva nella Piana di Gioia Tauro, nel Reggino.

Nel corso dell'operazione "Green Gold" sono state arrestate nove persone, alcune finite in carcere, altre ai domiciliari.

Sono gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere finalizzata alle rapine a mano armata, al furto, alla ricettazione e altri delitti in materia di armi e stupefacenti, commessi quest'anno a Taurianova e nelle cittadine limitrofe, a danno di diversi commercianti.

GLI ARRESTI - Gli indagati sono: Velio Borgese (classe 1984, di Polistena), il capo della banda; Luigi Commisso (classe 1979, di Gioiosa Ionica); Francesco De Domenico (classe 1987, di Locri); Simone De Luca (classe 1992, di Gioiosa Ionica); Raffaele Ferrazzo (classe 1987, di Cinquefrondi); Romina Laversa (classe 1983, di Rizziconi); Angelo Tarzia (classe 1981, di Cittanova); Carmelo Tavernese (classe 1982, di Polistena) e Lorena Tavernese (classe 1988, di Polistena).

Sette dei nove indagati sono tutti 30enni originari della zona, gran parte dei quali con precedenti, che nella loro attività illecita si facevano "aiutare" da due donne, sorella e fidanzata di altri due indagati, a loro volta colpite dalla misura cautelare agli arresti domiciliari.

IL BOTTINO - La banda di rapinatori è responsabile, fino all'aprile 2017, di numerose rapine ai danni di molti esercizi commerciali (5 gioiellerie, un negozio di abbigliamento, uno di giocattoli e un ristorante).

Il gruppo entrava in azione prevalentemente nei territori di Polistena, Cittanova, Taurianova, Cinquefrondi e San Giorgio Morgeto, riuscendo a portare via, tra denaro contante e preziosi, circa 500mila euro di refurtiva.

(Redazione Online/s.s-s.a.)
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