Nell’ambito degli accertamenti sulla morte di Laila El Harim, la 40enne vittima di un incidente sul lavoro avvenuto a Camposanto, nel Modenese, la Procura di Modena ha iscritto nel registro degli indagati il legale rappresentante dell’azienda. Atto che, viene precisato, è da considerarsi come dovuto per chiarire quanto accaduto.

L’operaia, martedì mattina, è stata trascinata e schiacciata da una fustellatrice, un grosso macchinario utilizzato per sagomare il materiale da imballaggio. 

Sul corpo della donna, originaria del Marocco e madre di una bimba di 4 anni, verrà eseguita anche l’autopsia per completare il quadro delle verifiche, mentre il macchinario è stato messo sotto sequestro. Da una prima relazione fornita dall’ispettorato nazionale del Lavoro al ministro Andrea Orlando, emerge che la fustellatrice fosse provvista di un doppio blocco di funzionamento meccanico: “Purtroppo – si legge nel documento – azionabile, da parte dell'operatrice, soltanto manualmente e non automaticamente. Ciò ha consentito un'operazione non sicura che ha cagionato la morte per schiacciamento".

(Unioneonline/s.s.)

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