Oltre 100mila morti in Italia, Liliana Segre: "È una guerra, piango per gli anziani soli"
"Fa impressione pensare che la maggior parte delle vittime appartiene a un esercito di vecchi indifesi"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
La senatrice a vita Liliana Segre, sopravvissuta ad Auschwitz, definisce "impressionante" il numero di 100mila vittime morte per il Covid.
"Una tappa spaventosa, lascia sbalorditi, soprattutto perché le vittime di questa guerra feroce sono state causate da un nemico invisibile - dice in un intervista a Repubblica -. Io ho la fortuna di poter vivere a casa mia, ma il mio pensiero pieno di angoscia è andato spesso a quella moltitudine di miei coetanei nelle case di riposo, soli, abbandonati, lontani dai loro figli, colpiti dalla malattia senza il conforto di un volto famigliare, di un sorriso".
"Chi come me ha vissuto la guerra - prosegue - è abituato all'idea della morte e della perdita, come all'idea che bisogna resistere, farsi forza e andare avanti. Ma in questa pandemia, in questa moderna guerra mondiale che stiamo ancora combattendo, a me ha fatto impressione pensare che la maggior parte delle vittime appartenga a un esercito di vecchi indifesi", continua. La strage nelle case di riposo "è stato il momento peggiore".
La senatrice si è vaccinata e ha fatto da testimonial alla campagna vaccinale di Regione Lombardia: "Ho ricevuto la prima dose: nessun dolore, nessun effetto collaterale. Ora, a giorni riceverò la seconda. Sono stata contenta di averci messo la faccia".
E circa gli attacchi degli hater anche recenti, per i quali è finito nei guai anche un pensionato sardo, il laconico commneto: "Gli sciacalli purtroppo sono sempre in movimento".
(Unioneonline/v.l.)