Abbandonavano a se stessi gli anziani non autosufficienti che dovevano assistere. Somministravano farmaci scaduti. E avrebbero anche indotto un uomo ultranovantenne alla sottoscrizione di un testamento olografo, al fine di ottenere denaro e beni immobili di sua proprietà.

Con queste accuse due persone – che gestivano una casa di riposo a Pecetto, alle porte di Torino, sono state arrestate dalla Guardia di Finanza.

Nel corso delle indagini, i finanzieri della Compagnia Susa, utilizzando anche intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno raccolto elementi di prova di condotte penalmente rilevanti e hanno riscontrato nella casa di riposo l'assenza di specifiche figure professionali, sociali e sanitarie (in particolare, infermieristiche), necessarie per la cura dei degenti, alcuni dei quali non autosufficienti.

In concomitanza con la visita eseguita dalla ispettori della commissione Unità di valutazione geriatrica dell'Asl i gestori della casa di riposo hanno anche riportato due ospiti non autosufficienti al loro domicilio, con lo scopo di nasconderne la loro presenza e di scongiurare la riqualificazione della comunità abitativa per anziani in una Rsa.

Al termine delle indagini sono stati sequestrati i conti correnti degli indagati e l'intera struttura sanitaria gli anziani ospiti sono stati ricollocati in Rsa autorizzate. I finanzieri, infine, hanno scoperto che l'associazione ha violato la normativa fiscale.. 

(Unioneonline/l.f.)

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