È di 25 arresti e 38 aziende sequestrate, per un valore complessivo di circa 200 milioni di euro, il bilancio di un'operazione della Guardia di finanza contro la 'ndrangheta.

Il blitz è partito all'alba di questa mattina e ha coinvolto tre regioni: Calabria, Sicilia e Lazio.

Nel mirino, la cosca dei Piromalli della piana di Gioia Tauro (Reggio Calabria).

Gli arrestati sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, turbata libertà degli incanti, frode nelle pubbliche forniture, corruzione e falso ideologico in atti pubblici.

Le Fiamme gialle hanno individuato un cartello di oltre 60 società che, "attraverso la presentazione di offerte precedentemente concordate", si è aggiudicato appalti pubblici per oltre 90 milioni di euro.

Coinvolti anche un dirigente comunale e un funzionario dell'Anas.

Angela Nicoletta, dirigente del settore Lavori pubblici del comune di Gioia Tauro, è considerata legata alla cosca: secondo gli inquirenti forniva informazioni riservate e suggerimenti tecnici, oltre ad attivarsi per spostare i termini di consegna delle offerte quando l'associazione criminale non era in grado di rispettare i termini di presentazione dell'offerta.

In manette è finito anche l'ingegnere dell'Anas Giovanni Fiordaliso, direttore dei lavori della realizzazione dello svincolo autostradale di Rosarno.

Secondo gli inquirenti l'uomo, in cambio di Rolex e soggiorni gratuiti a Firenze e Taormina, forniva alle cosche informazioni riservate e si attivava per favorire le loro imprese.
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