Dimezzata la condanna al dj napoletano Aniello Mormile che, nel luglio 2015, imboccando la tangenziale di Napoli contromano si era schiantato contro una Panda.

In quell'occasione avevano perso la vita due persone: la fidanzata di Mormile, Livia Barbato di 22 anni, che era sul sedile posteriore della macchina, e Aniello Miranda (il conducente della Fiat coinvolta) di 48, che stava raggiungendo il suo posto di lavoro.

Quel giorno gli esami effettuati sul posto dalla Polizia avevano evidenziato come il ragazzo avesse bevuto e fosse ubriaco.

Mormile era stato ricoverato in ospedale per una duplice frattura e in un primo momento si era rifiutato di rispondere a qualsiasi domanda. Poi però aveva cominciato a raccontare e aveva ricostruito la serata fino al momento in cui era salito in auto insieme a Livia. Del resto, invece, non aveva alcun ricordo, nemmeno dello schianto contro la Panda.

Dai video esaminati dalle forze dell'ordine si vede la sua Clio che procede sulla tangenziale, poi l'improvviso cambio di marcia e i chilometri percorsi in contromano.

La pena è stata ridotta perché la manovra azzardata di Mormile è stata ritenuta un episodio di negligenza e non un tentato omicidio.

La prima condanna del dj 32 enne era di 20 anni: la sentenza d'appello l'ha ridotta a 10 anni e 2 mesi.

(Unioneonline/M)

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