“La mia fidanzata è morta anche perché l'operatore del 118 non parlava inglese”. Questa la denuncia di Michael Douglas, compagno di una giovane turista tedesca, Janna Gommelt, colpita da un malore, risultato poi fatale, lo scorso 20 gennaio nel suo camper a Focene, sul litorale romano.

Un caso che ha destato scalpore, mentre sulla gestione del triage telefonico di quel giorno è in corso un audit da parte della Direzione Salute della Regione Lazio.

La stessa Regione Lazio, però, ha smentito, diffondendo anche l’audio della telefonata giunta al centralino d’emergenza. Una telefonata, spiega una nota, “subito gestita correttamente in lingua inglese. Inoltre è stato geolocalizzato l'intervento con le coordinate di latitudine e longitudine".

"Non c'è stato nessun problema con la lingua inglese e l'ambulanza è arrivata in 18 minuti dove l'utente aveva riferito di trovarsi ma, all'arrivo sul posto, le equipe sanitarie non hanno trovato nessuno, dal momento che l'uomo aveva deciso autonomamente di spostarsi", precisa inoltre il 118. La direzione di Ares 118 precisa inoltre che "la chiamata è stata passata in centrale operativa 118 da parte del NUE 112 alle ore 15.41 (e i due minuti di audio integrali senza tagli sono stati resi disponibili dalla Centrale operativa del 112), con l'attivazione contestuale del servizio di interpretariato. Il personale di centrale ha dunque risposto alla chiamata dell'utente con l'interprete già in linea". 

E ancora: “Dai tabulati in nostro possesso risulta che, dalla fine della chiamata all'arrivo sul posto di ambulanza e automedica, sono trascorsi 18 minuti – continua la direzione di Ares 118 - I mezzi sono stati correttamente inviati dove l'utente aveva riferito di trovarsi ma, all'arrivo sul posto, le equipe sanitarie non hanno trovato nessuno, dal momento che l'uomo aveva deciso autonomamente di spostarsi". 

Sulla vicenda la procura di Civitavecchia ha avviato un fascicolo di indagine per potere effettuare l'autopsia. L'esame è stato svolto il 26 gennaio e circa un mese dopo gli inquirenti hanno dato il nulla osta per la restituzione del corpo in modo da poter procedere con la cremazione. "I pm nell'immediatezza dei fatti hanno aperto una indagine per istigazione al suicidio - spiega l'avvocato Manuele Piccioni, legale della famiglia della turista. Una fattispecie ipotizzata forse come atto dovuto per potere procedere con gli esami sulla salma".

Il legale spiega che dopo avere ricevuto il via libera per la restituzione del corpo non ha ricevuto altre comunicazioni dalla Procura. "Non sono mai stato contattato e i miei assistiti non sono mai stati convocati. Restiamo in attesa del deposito della consulenza tecnica, ad oggi non ho notizia di tale deposito quindi non posso dir nulla sulle conclusioni sulle cause della morte", precisa il penalista aggiungendo di avere incontrato il compagno della giovane in una sola circostanza quando la famiglia si è recata presso il suo studio.

"Non so nulla delle interlocuzioni che Douglas ha avuto con il 118. Su quanto avvenuto nel camper mi ha raccontato solo che la ragazza si è improvvisamente accasciata accusando un malore", conclude Piccioni.

(Unioneonline/l.f.)

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