C’è anche l’influenza suina tra le cause ipotetiche che hanno portato alla morte di Maria Elia, la 17enne deceduta lo scorso 27 marzo all'ospedale di Perugia. Lo si apprende da uno dei legali dei parenti della vittima, l'avvocato Antonio Cozza.

La ragazza due giorni prima, venerdì 25 marzo, si è presentata in pronto soccorso con difficoltà respiratorie, un po’ di mal di gola e qualche linea di febbre. Apparentemente un’influenza normale, anche perché la ragazza fino a quel momento non aveva mai avuto problemi di salute: il punto era che non accennava a passare. La situazione è poi rapidamente precipitata tanto che è stata ricoverata in Terapia intensiva. Quindi il decesso, dopo 36 ore.

Al lavoro sulla salma ci sono consulenti e periti dopo la denuncia dei parenti e dunque la decisione della Procura della Repubblica di Perugia di aprire un fascicolo per omicidio colposo contro ignoti. L’autopsia è stata eseguita giovedì ma non è stata sufficiente a chiarire che cosa sia successo. Sarà ora necessario attendere l'esito degli esami istologici.

Si sa che un tampone eseguito in farmacia dalla ragazza e poi quello all'ingresso in ospedale hanno escluso che fosse affetta da Covid. Secondo gli studi dell'Iss sulla suina, "la polmonite virale primaria è la complicanza più comune nei casi più gravi ed è frequentemente causa di morte". 

“Volevo condividere con tutti voi la mia sofferenza per la perdita di mia figlia, la mia principessa Maria di soli 17 anni – ha scritto il padre, Gennaro -. Cosciente di aver intrapreso un percorso giudiziario lungo, tortuoso ed oneroso... Ma voglio la verità per Maria... non vi chiedo fiori ma di sostenere e contribuire insieme a me per la causa”.

(Unioneonline/D)

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