Intervento delle forze dell'ordine nell'area del rave di Mezzano, nel Viterbese, dove da ormai cinque giorni andava avanti la festa no stop in un terreno di aperta campagna con musica a tutto volume, centinaia di ragazzi accalcati sotto al sole, un mega accampamento di camper, roulotte e tir attrezzati per cibi e alcolici.

Un evento non autorizzato che, in tempi di Covid, ha chiamato a raccolta migliaia di giovani da tutta Europa sollevando polemiche e preoccupazioni per il rischio contagi, e dove si è purtroppo registrato anche un morto, ritrovato lunedì nel lago di Mezzano, a poche centinaia di metri dal terreno dove si sta svolgendo il raduno.

Secondo quanto si è appreso, nella notte si è registrato un forte deflusso di partecipanti. E ora nell’area non è rimasto più nessuno.

"L'area è stata liberata", l’annuncio del sindaco. A dirlo il sindaco di Valentano Stefano Bigiotti. "Non posso che esprimere soddisfazione - sottolinea -. Il ministro Lamorgese, che ieri pomeriggio mi ha contattato personalmente, ha mantenuto l'impegno preso di liberare l'area entro oggi. Le operazioni si sono svolte nel massimo rispetto delle persone. Ora sono già al lavoro per rimuovere al più presto i rifiuti lasciati nel

terreno".

Nel frattempo, sul caso della morte del giovane la procura di Viterbo ha aperto un fascicolo: si procede per morte come conseguenza di altro reato, con i magistrati in attesa dei risultati dell'autopsia disposta per accertare le cause.

Nel terribile bilancio dell’evento si registrano anche 5 ragazzi portati all'ospedale della vicina Pitigliano, in provincia di Grosseto, per abuso di alcol. Quattro persone sarebbero invece finite in coma etilico, due in “grave stato di agitazione”, e c’è chi parla di due stupri consumati, oltre al caso della ragazza che proprio al rave ha partorito una bambina, che ora sta bene e si trova nelle mani dei medici in ospedale.

(Unioneonline/v.l.)

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