Condannata all’ergastolo Fausta Bonino, l'infermiera dell'ospedale di Piombino finita a processo per la morte di alcuni pazienti.

Lo ha deciso la Corte d'assise d'appello al processo bis di secondo grado dopo che la Cassazione aveva annullato l'assoluzione della donna. Inizialmente Bonino era stata accusata per dieci decessi: in primo grado era stata condannata all'ergastolo per quattro, in appello era stata assolta. Successivamente la Cassazione ha disposto un nuovo appello per quattro pazienti morti, confermando l'assoluzione per gli altri sei casi.

«Prendiamo atto della sentenza, fa rivivere quella di condanna di Livorno – commenta il difensore, l’avvocato Vinicio Nardo -. Siamo curiosi di leggere come sarà fatta la motivazione perché ci sono molti dubbi in questa vicenda, molte incongruenze, molti fatti che non tornano e quindi la Corte d'assise d'appello adesso avrà il compito di mettere in fila queste cose, se ci riuscirà vedremo. Noi faremo ricorso per Cassazione sicuramente. Per lei questo calvario dura da otto anni».

Bonino, che si è sempre professata innocente, è accusata di aver iniettato eparina - anticoagulante che se assunto in quantità imponenti provoca emorragie interne - a quattro pazienti causandone il decesso. Le morti avvennero fra il 2014 e il 2015 tra pazienti del reparto di rianimazione dove lavorava l'infermiera. L’inchiesta risale al 2016.

(Unioneonline/D)

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