Nel rispetto del lutto per Matteo Armellini stop per due settimane all'Inedito World tour di Laura Pausini. Lo ha reso noto F&P Group, la società che organizza i concerti. Lo spettacolo ripartirà da Firenze il prossimo 18 marzo e ciascuna replica, fino a fine anno sarà dedicata a Matteo Armellini.

LE INDAGINI - Gli agenti della squadra mobile hanno sentito tutti i testimoni che hanno ricostruito la dinamica dell'incidente. I contenuti degli interrogatori e gli esiti dell'accertamenti sono stati inseriti in una informativa investigativa che è stata depositata stamane al sostituto procuratore della Repubblica di Reggio Calabria, Rosario Ferracame. Sarà ora il Pm a decidere sull'affidamento di eventuali perizie tecniche e per l'autopsia sul corpo del tecnico deceduto. In attesa che le indagini facciano chiarezza sulle responsabilità. Ferdinando Salzano, AD di F&P Group, che organizza i concerti della cantante, precisa che "l'allestimento della produzione al momento dell'incidente non era nemmeno partito". Ma intervengono anche i sindacati: per la Slc Cigl "fino a quando i big della musica incasseranno più del 90% dello sbigliettamento di ogni concerto non si va da nessuna parte". La Cisl ritiene superate le norme sulla sicurezza nel settore, mentre il presidente di Assomusica Alessandro Bellucci chiede investimenti maggiori nella sicurezza e meno in costosi effetti speciali, chiamando in causa i big della musica e il pubblico che vogliono show sempre più spettacolari. "L'allestimento della produzione (scene, audio, luci e video) - spiega Salzano - al momento dell'incidente non era nemmeno partito e la struttura di appendimento pare essere crollata per ragioni legate alla base su cui poggiava e non certo per il sovraccarico". "La nostra produzione - sottolinea - non è mai stata montata, i riferimenti alla presunta responsabilità di inutili mega spettacoli nel mercato dello show business sono quantomeno fuori luogo". Silvano Conti, coordinatore nazionale della produzione culturale di Slc Cgil, sostiene che "la sicurezza costa" ed "è valida quando è certificata da un soggetto terzo. La Cgil, assieme agli altri sindacati, ha aperto un tavolo con le parti sociali per i lavoratori di spettacolo in cooperativa, che al centro ha le regole su sicurezza, organizzazione del lavoro, orari e riposi". Allarmato anche Maurizio Giustini della Cisl, per il quale bisogna "aggiornare le norme sulla sicurezza, questa tragedia non può essere una casualità". "Bisogna anche fare pressioni sul ministero del Lavoro per aprire lì un tavolo di confronto. La prevenzione è una cosa seria". Preoccupato Alessandro Bellucci, presidente di Assomusica, l'associazione degli organizzatori e produttori di musica dal vivo che conta oltre 100 imprese associate, che coprono circa l'80% dei concerti dal vivo in Italia. Un settore "estremamente attento alla sicurezza e controllato - sottolinea -. Ogni nostra operazione viene sempre certificata da un esame di commissioni provinciali di vigilanza che vengono verificate sul posto prima del concerto". Bellucci sostiene però la necessità che si investa più nella sicurezza che in costosi effetti speciali: "Il pubblico vuole show sempre più complessi, con produzioni sempre più pesanti e difficili da montare e maneggiare, che possono mettere in difficoltà la sicurezza sul cantiere - dice -. In questo senso gli artisti, che vogliono produzioni sempre più innovative, più grosse del competitor, con un aumento dei costi, hanno la loro fortissima importanza. In una filiera dove i margini si riducono sempre di più, è probabile che si vada a risparmiare su alcuni aspetti". "Bisogna che tutti si faccia un passo indietro - conclude -, soprattutto se muoiono due ragazzi, uno di 18 anni e uno di 31 anni con una bambina".
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