"L'eterologa funziona, io la farò martedì".

Il premier Mario Draghi prova a lanciare un messaggio forte nei giorni in cui si discute sul mix di vaccini agli under 60 appena approvato dall’Aifa.

"Ho più di 70 anni", spiega il presidente del Consiglio, ma la prima dose con Astrazeneca "ha dato risposta bassa” perciò “mi si consiglia di fare l'eterologa. Quindi funziona per me e ancor più vero funziona per chi ha meno di 70 anni e meno di 60 anni". 

Detto ciò "se uno ha meno di 60 anni e gli è stato proposto di fare l'eterologa ma non vuole, è libero di fare la seconda dose di AstraZeneca purché abbia il parere del medico e il consenso informato". 

“Vaccinarsi è fondamentale – aggiunge -. La cosa peggiore che si può fare è non vaccinarsi o vaccinarsi con una dose sola". Ecco perché “bisogna cercare tutti coloro che non si sono ancora vaccinati, i cinquantenni, questa è la sfida che abbiamo noi da vincere. Non so quanti siano ma questi sono quelli che si ammalano, in maniera grave e devono essere vaccinati". 

"Nonostante tutta la confusione – ammette - è straordinario come la popolazione non mostri l'intenzione di diminuire la vaccinazione e di non vaccinarsi, è straordinario. Rispetto ad altri Paesi, è uno dei comportamenti più ammirevoli, ricordiamocelo".

 "Non c'è alcun motivo", dunque, di temere "che ci sarà un rallentamento" nella campagna vaccinale. "Anzi, ci sarà maggiore libertà di scelta". 

Quanto alla possibilità che venga meno l’obbligo di indossare mascherine all’aria aperta “domani inoltrerò la richiesta al Cts perché ci dica se possiamo toglierle o no". Per ora comunque “non ci sono date". Sullo stato di emergenza, invece, “decideremo quando saremo vicini alla scadenza" ossia, attualmente, il 31 luglio 2021.

(Unioneonline/D)

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