Minacce alla figlia di Giorgia Meloni, il professore si scusa: «Gesto stupido, ma non ritiro le mie idee politiche»
«Per comporre il post ho chiesto aiuto all'intelligenza artificiale: un grave errore. Ma in classe non ho mai fatto politica e odio la violenza»«È stato un gesto stupido, scritto d'impulso. Chiedo scusa per il contenuto del post: non si augura mai la morte, soprattutto a una bambina. Ma non ritiro le mie idee politiche: non mi sento rappresentato da questo governo».
Lo afferma Stefano Addeo, il docente di Tedesco di un istituto superiore della provincia di Napoli, dopo le polemiche nate dal suo post sulla figlia di Giorgia Meloni.
«Mi rendo conto della gravità - aggiunge - ma in classe non ho mai fatto politica. I miei studenti mi vogliono bene. Odio ogni forma di violenza, amo gli animali, faccio volontariato. È stato un errore».
«Sono stato superficiale e ho chiesto supporto perfino all'intelligenza artificiale per comporre il post pubblicato sui miei profili social. Un grave errore avere detto cose così nei riguardi di una bambina. Chiedo scusa», ha aggiunto ancora al Tgr Campania.
Il post sulla figlia di Giorgia Meloni richiamava anche la tragedia della giovanissima Martina, vittima 14 enne di femminicidio ad Afragola.
I provvedimenti disciplinari nei confronti del docente saranno adottati già nella giornata di martedì. Domani benchè sia festa - a quanto si apprende – si inizierà a discutere sul caso arrivando a decidere i provvedimenti da adottare.
Ieri il ministro dell'Istruzione Giuseppe Valditara aveva sostenuto che "la figura del docente è di straordinaria importanza nella formazione dei giovani, non solo nell'impartire saperi ma anche nell'educare al rispetto verso gli altri. È indispensabile - aveva aggiunto - che i docenti siano per primi sempre consapevoli della responsabilità e del valore sociale del loro ruolo. Non possiamo più tollerare comportamenti di singoli che sui social o in pubblico tradiscono quel decoro e quella dignità che devono caratterizzare una professione così delicata. Il ministero sanzionerà quanti non sono degni di far parte della nostra scuola».
Per la premier Meloni è arrivato questa mattina il messaggio di solidarietà e vicinanza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
(Unioneonline)