Scontri con le forze dell'ordine al corteo a Milano contro il Remigration Summit, il raduno delle destre estreme europee che si è concluso a Gallarate. La tensione è esplosa all'altezza di via Carducci: i dimostranti delle prime file si sono fermati e hanno indossato i caschi, quindi hanno cominciato a lanciare fumogeni, petardi e bottiglie di vetro.

Invece che proseguire per via Carducci, il corteo ha deviato per via Leopardi e ha svoltato per via Boccaccio dove ci sono stati contatti con le forze dell'ordine che hanno utilizzato anche idranti e lacrimogeni.

La manifestazione, promossa da circa 70 sigle tra associazioni, partiti di sinistra e sindacati, si è aperta con il gruppo musicale Modena City Ramblers con “Bella, Ciao”. Almeno 30.000 persone si sono riunite in piazza San Babila, hanno comunicato gli organizzatori, dal palco della manifestazione, dove politici, rappresentanti delle associazioni e sindacati hanno letto a turno alcuni articoli della Costituzione. 

«È grave che ci sia anche nel governo italiano chi dà sponda a raduni di questo tipo», ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein. «Noi siamo felici di questa bella partecipazione a Milano, ben più alta di quelli che si sono chiusi a Gallarate - ha aggiunto -, per ribadire concetti discriminatori che noi non accettiamo, che la Costituzione di questo Paese non accetta». 

Sulle tensioni si è espressa Silvia Sardone, la nuova vice di Matteo Salvini nella Lega: «La sinistra raggiunge nuovi livelli di imbarazzo. A Milano, ancora una volta, centri sociali e antagonisti sono scesi in piazza non per protestare, ma per aggredire le forze dell'ordine. Una scena indegna che dimostra, senza ombra di dubbio, quanto a sinistra siano allergici alla democrazia».

(Unioneonline)

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