Medici Senza Frontiere non ha firmato il codice di condotta delle Ong nell'ultima riunione convocata dal Viminale.

Lo ha riferito Gabriele Eminente, direttore generale dell'organizzazione non governativa. Sono due i punti contestati da Msf, che non accetta la presenza di armi sulle navi che soccorrono i migranti e il divieto di trasbordo dalle proprie imbarcazioni a quelle ufficiali.

"In nessun Paese in cui lavoriamo accettiamo la presenza di armi, ad esempio, nei nostri ospedali", ha puntualizzato Eminente.

Ha firmato invece Save The Children: "Quasi tutti i punti del codice indicano cose che già facciamo", ha dichiarato Valerio Neri, esponente dell'organizzazione. "Spiace che altre organizzazioni non ci abbiano seguito".

Anche Moas e altre ong non presenti al tavolo odierno hanno firmato, cosa che non ha fatto invece la tedesca Jugend Rettet, unica, oltre alle due già citate, presente all'incontro odierno al Viminale. Anche la spagnola Proactiva Open Arms ha annunciato che non firmerà.

Due sono i punti più controversi del codice redatto dal Viminale, che sono poi quelli per cui Msf ha deciso di non firmare: l'impegno ad accogliere a bordo delle imbarcazioni la polizia giudiziaria e il divieto di trasbordo dei migranti su altre navi.

MINNITI - "Il codice entrerà in vigore al più presto, è essenziale per la sicurezza del Paese", ha sottolineato il ministro dell'Interno Marco Minniti, che poi avvisa le ong non firmatarie. "Si pongono fuori dal sistema organizzato per il salvataggio in mare, con tutte le conseguenze del caso, compresa la sicurezza delle stesse imbarcazioni".

(Redazione Online/L)
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