Migranti in Albania, gli agenti italiani che li sorvegliano ospitati in resort a 4 stelle con piscina
Accordo del Viminale per 12 mesi, per un totale di 9 milioni. Insorge l’opposizione: «Uno scandalo»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
I circa 300 agenti delle forze di polizia italiane dislocati in Albania per controllare i migranti portati nei centri di rimpatrio di Shengjin e Gjider, in Albania, saranno alloggiati in alcune strutture alberghiere, in camere singole, con «ristorazione e connessi servizi», per una spesa complessiva che sfiora i 9 milioni di euro all'anno. È quanto previsto dal ministero dell'Interno.
Il protocollo che affida il servizio per un anno è stato approvato il 5 agosto scorso e il costo giornaliero per ogni singolo agente è di 80 euro.
L'appalto è stato vinto dalla società Rafaelo Rosort «in accoglimento di una offerta ritenuta congrua e corrispondente al fabbisogno dell'Amministrazione».
Si tratta di resort a quattro stelle dotate anche di piscine e strutture ricreative. Prima che venisse affidato l'appalto, il Viminale, secondo quanto si apprende, ha svolto una serie di verifiche di sicurezza e per escludere che le strutture fossero legate ad ambienti della criminalità.
Sulla vicenda è intervenuto il segretario generale della Uilpa Polizia Penitenziaria Gennarino De Fazio, sottolineando che «la società contraente metterà a disposizione degli operatori due alberghi con spiaggia privata, centro benessere, piscine e ristorante. Tutto questo mentre il Ministero della Giustizia, Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria continua a tenere gli appartenenti alla Polizia penitenziaria impiegati nella gestione del penitenziario a Gjadër in strutture prefabbricate, in camera multipla, senza gli arredi più elementari».
Lo stanziamento ha innescato anche l’immediata polemica politica: «L'accordo con l'Albania continua a far danni. Alle violazioni dei diritti umani di un'operazione che la giustizia ha già bollato come illegittima si aggiunge ancora l'enorme spreco di denaro proprio mentre il governo arranca con una manovra recessiva che non garantisce i servizi essenziali, primo fra tutti la sanità pubblica», dice la segretaria del Pd Elly Schlein. Aggiungendo: «È uno scandalo, perpetuato anche ai danni dei cittadini italiani. Giorgia Meloni brucia altri milioni di soldi pubblici per ospitare nei resort albanesi le forze dell'ordine italiane. Agenti che sarebbero molto più utili in Italia, dove invece non sono messi nelle condizioni migliori per fare il loro lavoro. La verità è che siamo di fronte a un fallimento che pesa sulle tasche e sulle coscienze degli italiani. Se ne rendano conto una volta per tutte, si fermino e tornino indietro».
«Il Governo Meloni – afferma invece il leader di Italia Viva Matteo Renzi – spende milioni di euro per mandare poliziotti e carabinieri italiani nei resort albanesi perché la premier non riesce ad ammettere di aver sbagliato. Quei poliziotti e quei carabinieri – aggiunge Renzi – servirebbero nelle stazioni, nelle periferie, nelle strade italiane. Non nei resort albanesi. Stiamo buttando i soldi dei contribuenti italiani per un'operazione che non serve a nulla».
(Unioneonline)