Non solo a Cagliari: il giorno della Memoria è stato segnato da accuse di «genocidio contro Israele» in diverse piazze italiane, con bandiere della Palestina, slogan e fantocci contro il governo di Netanyahu. Il tutto nonostante i divieti.

Sono migliaia i manifestanti che nel Paese hanno sfidato le prescrizioni imposte dalle questure di varie città, che avevano accolto l'invito contenuto nella circolare del Dipartimento della Pubblica sicurezza a prevedere un rinvio dei cortei indetti in occasione della data della commemorazione della Shoah.

A Milano, al grido di "intifada”, circa milleduecento persone hanno tentato di far partire un corteo a piazzale Loreto, blindata. Il cordone delle forze dell'ordine in tenuta anti sommossa ha impedito l'accesso oltre via Padova respingendo con gli scudi e qualche manganellata il tentativo di sfondamento da parte dei dimostranti pro Gaza. Contro gli agenti sono partiti lanci bottiglie d'acqua e petardi mentre una serie di insulti sono piovuti contro un giovane che dal balconcino di uno dei palazzi sovrastanti aveva mostrato un cartello con la scritta “Free Gaza from Hamas”, Liberare Gaza da Hamas.

Tutto è rientrato dopo alcuni minuti anche se durante la manifestazione un ragazzo è rimasto lievemente ferito con un taglio al sopracciglio, senza ricorrere però alle cure del 118. «Questa per noi è comunque una vittoria politica», hanno detto i manifestanti al megafono, chiedendo il cessate il fuoco nella Striscia.

Cifre simili sono state registrate in piazza Vittorio a Roma, dove è stato esposto un manichino con il volto del premier israeliano Benjamin Netanyahu vestito da deportato, marchiato da una stella di David, con le mani legate dalle manette e una svastica. Un sit-in «contro il genocidio in Palestina» si è svolto anche a Napoli, organizzato dagli attivisti del centro sociale Mezzocannone occupato. Incidenti scongiurati anche a Trento, dove trecento persone, tra cui anche diversi anarchici, si sono radunate in piazza Duomo mentre nel centro di Torino decine di persone hanno protestato con del nastro nero sulle loro bocche contro la circolare anti corteo.

(Unioneonline/D)

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