Matilde Lorenzi, per i pm «nessuna responsabilità penale». Il padre: «Non fiori ma fondi per piste più sicure»
La morte della giovane promessa dello sci azzurro sarebbe stata una tragica fatalità, per la Procura la pista era a normaMatilde Lorenzi (foto dai social)
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Non ci sono responsabilità penali per la morte della sciatrice Matilde Lorenzi. Lo sottolinea la Procura di Bolzano in una nota precisando che il pm «ha già rilasciato il nulla osta alla sepoltura, atteso che non si ravvisano responsabilità penali». La Procura precisa inoltre di aver aperto, «su segnalazione dei Carabinieri di Senales, un procedimento per atti non costituenti reato».
La morte di Matilde è «un dolore immenso», scrive sui social la sorella Lucrezia, anche lei con la passione per lo sci e impegnata in gare di Coppa del mondo e di Coppa Europa. «Ci sono ancora troppe emozioni, è un momento molto caldo. C'è però una cosa che ci tengo a dire – dice il padre Adolfo Lorenzi al Corriere della Sera – Per il funerale di Matilde non vogliamo nessun tipo di fiore. In queste ore stiamo cercando di organizzare una raccolta di fondi da destinare al miglioramento della sicurezza degli atleti che sciano. Ora vedremo come fare, magari collaborando anche con l'università, ma il nostro obiettivo è quello di tutelare i ragazzi che sciano e di tenere in vita il ricordo di Mati».
La 19enne, promessa dello sci azzurro, è morta all'alba nell'ospedale di Bolzano per un'emorragia interna dopo l'incidente sulle piste della Val Senales, dove si stava allenando.
Stava scendendo lungo la Grawand G1, una pista rossa, quando ha urtato una porta con un braccio e ha perso il controllo degli sci, che si sono divaricati. Nella caduta, ha sbattuto violentemente il volto sul terreno ghiacciato e poi è finita fuori pista: subito soccorsa, è stata portata all'ospedale di Bolzano con l'elisoccorso in tempi rapidi ma purtroppo l'impatto le è stato fatale e a nulla sono valse le cure nel reparto di rianimazione. Sulla dinamica dell'incidente i carabinieri hanno compiuto una serie di accertamenti disposti dalla procura di Bolzano.
Secondo i primi accertamenti si sarebbe trattato di una tragica fatalità, la pista era a norma e tutte le misure di sicurezza erano state rispettate. Sembra che l'atleta abbia avuto «una grande sfortuna», come la definisce il presidente del Coni dell'Alto Adige Alex Tabarelli che ricorda «il sorriso gioioso» della giovane velocista che nel marzo aveva vinto il suo primo Campionato italiano in Val Sarentina.
Dalla politica al mondo sportivo in molti si stringono attorno alla famiglia di Matilde Lorenzi, a cominciare dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che esprime «sincera commozione». Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni si dice «molto rattristata dalla prematura scomparsa della promessa dello sci azzurro». «Una tragedia del genere lascia spiazzati tutti», ha osservato il presidente della Provincia di Bolzano, Arno Kompatscher. La Fisi, in lutto, ha «sospeso le attività di allenamento e si stringe ai famigliari e agli amici e a tutti coloro che hanno voluto bene a Matilde e la ricorderanno per sempre».
(Unioneonline/D)