Vittima di revenge porn, umiliata e minacciata e poi anche licenziata.

Finisce in tribunale la storia di una maestra d'asilo della provincia di Torino, difesa dall'avvocato Domenico Frangiapane, al centro di una storia di invidia e ignoranza.

Tutta colpa di un video hard, inviato via whatsapp al fidanzato dell'epoca e finito sulla chat del calcetto del ragazzo. Un gioco erotico che doveva rimanere nell'intimità della coppia e che invece ha fatto il giro del paese facendole perdere il lavoro e procurandole un danno di immagine che dovrà essere quantificato dai giudici. Nell'inchiesta del pm Ruggero Crupi la dirigente dell'asilo in cui lavorava è finita a processo per diffamazione, mentre il fidanzato, ormai ex, ha ottenuto la messa alla prova.

I fatti si svolgono nell'area metropolitana di Torino. La maestra d'asilo inoltra foto e video hard al fidanzato, un calciatore dilettante. Immagini che lasciano poco all'immaginazione, destinate solo ed esclusivamente all'uomo che invece posta quasi tutto sulla chat della sua squadra, diventando volgare argomento di discussione tra i suoi compagni di spogliatoio.

Le immagini hot finiscono anche sotto gli occhi della moglie di un giocatore della squadra, che riconosce la donna, maestra nell'asilo di suo figlio, e la minaccia di dire tutto alla dirigente se avesse denunciato il fidanzato, a quel punto già ex. La donna non riuscirà nel suo intento, scrive il pm Crupi, solo per la ferma volontà della vittima di denunciare l'accaduto. I guai della maestra d'asilo, però, non finiscono, perché la sua dirigente, una volta informata, la licenzia, rendendo persino noti i motivi. Ora, però, è accusata di diffamazione, mentre sulla causa di lavoro è già stato raggiunto un accordo tra le parti.

(Unioneonline/F)
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