Non è sul tavolo al momento l'ipotesi di un lockdown generalizzato. E' quanto affermano diverse fonti di governo. Oggi alle 17 si riunisce la Cabina di regia per studiare le nuove misure, da sottoporre poi alle Regioni.

Il Cts, che ieri si è pronunciato su nuove strette in particolare nei weekend, non avrebbe chiesto un lockdown nazionale, anche considerato che in questo momento sul territorio la situazione varia tra le diverse Regioni.

Nessun lockdown ma un'ulteriore stretta arriverà entro il weekend, come hanno chiesto gli esperti. La diffusione del virus, sospinta dalla varianti, aumenta. La crescita dei ricoveri e delle terapie intensive preoccupa.

Maggiore limitazione dei movimenti anche nelle zone gialle; chiusura nei weekend, come a Natale, quando tutte le Regioni diventavano automaticamente rosse; zone rosse più rigide, modello Codogno, in particolare dove si diffondono le varianti brasiliana e sudafricana; estensione della campagna vaccinale a più soggetti possibili e in tempi più brevi.

Una stretta che ci accompagnerà fino a Pasqua compresa, gli esperti hanno anche ribadito la necessità di introdurre il criterio dell'incidenza settimanale, facendo finire automaticamente in zona rossa le Regioni con più di 250 casi ogni 100mila abitanti.

Al momento le zone rosse sono Basilicata, Molise e Campania. Con questo nuovo criterio potrebbero diventarlo altre sette: Marche, provincia di Trento, provincia di Bolzano, Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte, Friuli.

Misure che per il momento non dovrebbero riguarda la Sardegna, dove tuttavia l'incidenza è in salita: i contagi settimanali ogni 100mila abitanti sono 40, erano 30 pochi giorni fa. Superata la soglia dei 50, l'Isola dovrebbe lasciare la zona bianca e finire in zona gialla.

(Unioneonline/L)
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