Sì all’estensione dell’uso del Green Pass anche nei ristoranti. Lo ha detto il coordinatore del Cts e presidente dell’Iss Franco Locatelli.

"I dati indicano una netta ripresa della circolazione virale, già si iniziano ad osservare gli effetti dei festeggiamenti per gli Europei”.

Dunque vanno fatte delle scelte, e l’alternativa a nuove chiusure che non vuole nessuno è un’estensione del green pass.

“Dare accesso a determinate attività a chi è stato vaccinato, o comunque ha il certificato verde, è una strategia inevitabile. Penso a concerti, grandi eventi, stadi, cinema, teatri, piscine e palestre. Chi esita a tornare nei ristoranti credo che lo farebbe con più tranquillità sapendo che vi hanno accesso persone con il certificato".

Queste dunque le indicazioni del Cts al governo sulle nuove misure da adottare.

“Abbiamo anche chiesto di incentivare al massimo la vaccinazione del personale scolastico". E’ fondamentale “eliminare le disparità nelle percentuali di vaccinazione" tra le varie regioni, per "far ripartire la scuola". È importante anche "dare corso alla vaccinazioni tra i giovani, anche se la priorità è mettere in sicurezza chi rischia di più".

I tecnici hanno dato anche il perimetro entro cui agire per la riapertura delle discoteche: “Solo in zona bianca, solo all’aperto, con Green Pass e al 50% della capienza”.

Infine, la modifica dei parametri che portano in zona gialla: “Ha senso perché abbiamo la variabile della copertura vaccinale, dunque dobbiamo guardare i ricoveri”.

Nuove chiusure sono “premature”, ma “possono essere considerate zone rosse puntuali”, continua Locatelli, che poi avverte. “L’impatto sugli ospedali lo vedremo tra un paio di settimane”.

(Unioneonline/L)

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