Code a tratti, code da 14 km, code sotto il sole cocente. Sul nodo autostradale di Genova va in scena un'altra giornata di passione. Niente di nuovo, ma sotto il sole sull'A26 ci sono decine e decine di macchine in coda. Non è una cosa da poco, tanto che la polizia stradale ha deciso di mettere in preallerta la Protezione civile nel caso la calura renda necessario distribuire acqua agli automobilisti e ai camionisti che affrontano un vero e proprio calvario.

Tutto questo dura dalla mattina fin verso mezzogiorno quando, piano piano, sull'A26 la coda si smaltisce. Ma restano due km sull'A12 e 2 sull'A7, code a tratti verso Ovada in direzione di Genova. D'altra parte, le ore "canoniche" son sempre quelle: dalle 7 alle 10 del mattino e poi nel tardo pomeriggio, dalle 17.30 alle 20. Non resta che aspettare la sera.

L'ad di Autostrade per l'Italia, Roberto Tomasi, aveva avvertito che luglio sarebbe stato un mese complicato. E siamo appena all'inizio.

Riuscirà Aspi a chiudere i cantieri entro il 10 luglio, cioè entro venerdì? Intanto, dopo il botta e risposta tra il ministro Paola De Micheli e il governatore Toti, proprio quest'ultimo è tornato in argomento con un tema spinoso: quello delle ambulanze costrette a prendere l'autostrada.

"Sulle nostre autostrade le ambulanze impiegano fino al triplo del tempo per raggiungere gli ospedali - ha detto oggi il governatore -. A conferma della grave situazione sulle nostre autostrade, ecco i dati che arrivano dal 118: in 18 comuni dell'area genovese, i primi analizzati, le ambulanze percorrono abitualmente l'autostrada per raggiungere gli ospedali cittadini e i tempi di percorrenza nell'ultimo mese sono aumentati dal 30% al 50%, con punte fino al 300% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. E nonostante questi dati allarmanti - e ancora una volta il governatore lamenta il silenzio del ministero - nonostante le lettere e gli appelli quotidiani, dal Ministero dei Trasporti non abbiamo ottenuto neanche una risposta". (Unioneonline/v.l.)
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