Si è presentata alla Procura militare di Roma e ha denunciato di essere stata frustata, presa a botte e a testate: lei è Giulia Jasmine Shiff, sergente e mezzofondista della nazionale.

Quello a cui è stata sottoposta - secondo quanto riporta il Corriere della Sera - è un "battesimo del volo", una incredibile storia di formazione militare, sulla quale il pm ha aperto un fascicolo che vede già diversi indagati e che racconta di un nonnismo che spesso si aggira all'interno delle caserme.

I FATTI - Tutto ha inizio a gennaio del 2018. La veneziana Giulia, 20 anni, vince il concorso per l'ammissione di dieci allievi ufficiali di complemento dell'Aeronautica che consente di ottenere il brevetto di pilota militare. Dopo l'Accademia a Pozzuoli, arriva il periodo della Scuola di volo, a Latina, ed è qui che tutto precipita. Il corso si chiude con una prova da solista che, se superata, porterà l'allievo al tradizionale "battesimo del volo".

I commilitoni usano gettare l'aspirante pilota nella piscina del pinguino e poco importa se non si è d'accordo.

Giulia viene sbattuta contro l'ala a mo' di ariete: "È la tradizione", dicono.

Nei giorni successivi il sergente non denuncia ma ne parla e per lei cambia ogni cosa. Viene punita per qualsiasi cosa. Fino all'espulsione dall'Accadema per "insufficiente attitudine militare".

Giulia decide di denunciare e porta con sé video e foto di quanto accaduto.

Ora sarà la Procura a far luce su quanto successo.

(Unioneonline/s.a.)
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