La Sea Watch 3 di Carola ritorna in mare: "Alla fine la giustizia prevale"
Il dissequestro della nave della ong tedesca è stato deciso ieri dal tribunale civile di PalermoPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"La giustizia prevale, alla fine. Non ci saremmo affatto imbattuti in questa situazione se l'Unione europea avesse agito con solidarietà e se avesse trovato anni fa una soluzione alla distribuzione dei rifugiati. Adesso è il tempo di farlo!". Sono le parole, su Twitter, di Carola Rackete, comandante della Sea Watch3, commentando la notizia del dissequestro della nave della ong tedesca.
Così, infatti, è stato deciso ieri dal tribunale civile di Palermo. E ora la Sea Watch 3 può riprendere la strada del mare.
Ieri l'annuncio era arrivato, sempre su twitter, proprio dal profilo di Sea Watch: "Dopo più di cinque mesi bloccati in porto a Licata, ci stiamo preparando per tornare in mare. La giustizia trionfa sull'(ex) decreto sicurezza".
Nel mese di giugno scorso, dopo l'ingresso in porto a Lampedusa la nave, al timone Carola Rackete, era stata sottoposta a sequestro dalla procura di Agrigento. I pm avevano poi disposto il dissequestro penale il 25 settembre scorso perché erano cessate le esigenze cautelari, ma restava però il sequestro amministrativo sulla base delle violazioni del divieto di ingresso in acque territoriali.
L'imposizione delle autorità italiane era arrivata sulla base del decreto sicurezza bis, entrato in vigore proprio in quei giorni.
(Unioneonline/v.l.)