21 ottobre 2011 alle 17:37aggiornato il 21 ottobre 2011 alle 17:37
La pioggia affoga la lunga estate caldaIl maltempo colpirà soprattutto l'Isola
L'estate prolungata, con un settembre caldo e soleggiato come non si vedeva da anni, ha un suo prezzo, e se ne sono accorti gli abitanti del Lazio. La perturbazione arrivata dall'Atlantico ha infatti trovato le condizioni più adatte per risolversi in un vero e proprio nubifragio.Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Il bilancio della Protezione Civile parla di una media di 120 millimetri di pioggia caduti in 3 ore su Roma, mentre a nord si sono raggiunti i 187. Numeri da primato, ma che potrebbero essere presto superati sempre grazie all' 'energia extrà accumulata dal territorio. "Il temporale sulla capitale era atteso, e segna un pò l' inizio ufficiale dell'autunno - spiega Massimiliano Pasqui, ricercatore dell'Istituto di Biometeorologia del Cnr - la violenza di questo fenomeno è accentuata dal caldo che dura da metà agosto: le perturbazioni atlantiche trovano il mar Tirreno e il terreno a una temperatura molto più alta della media, e questo dà un 'surplus' di energia che aumenta l'intensità delle precipitazioni". Oltre alle piogge record, di cui in poche ore è caduta la quantità che normalmente si registra in un mese, l'energia dell'atmosfera si è scaricata anche attraverso i fulmini, oltre 7mila nell'arco della mattinata, secondo il rilevamento del sistema messo a punto dal Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano (Cesi). Uno di questi ha colpito un treno regionale, provocando il blocco dell'intera linea che porta a Fiumicino. Ogni anno sull'Italia cade circa 1,5 milioni di fulmini, responsabili secondo le cifre dell'Istituto Superiore di Sanità di 10-15 morti. I 7.000 di Roma è da considerarsi una cifra alta, visto che il record toccato nel 2010 è stato di 25 mila fulmini caduti su tutto il territorio nazionale in 24 ore. Secondo l'esperto del Cnr, però, la giornata di oggi non è sufficiente a smaltire gli effetti del settembre più caldo dall'87: "Ci vorranno un paio di mesi prima che tutta l'energia in più venga scaricata - continua - in particolare già da metà della settimana prossima ci aspettiamo una nuova perturbazione, più forte e più estesa di questa, che colpirà soprattutto la Sardegna e il nord Italia. ". Dietro il comportamento anomalo del meteo c'è anche lo 'zampino' dei cambiamenti climatici: "Uno dei segnali più chiari e misurabili del fenomeno è proprio questo - spiega Pasqui - aumentano i giorni caldi all'inizio e alla fine dell' estate, con le conseguenze che vediamo. Queste piogge così forti peraltro non bastano a compensare la siccità dei mesi passati - sottolinea ancora il meteorologo - perché i terreni sono secchi, e quasi tutta l'acqua scivola via".
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