"Il ministro Elisabetta Trenta ha dato disposizioni al Coi (Comando operativo di vertice interforze, ndr) di valutare l'avvio di una pianificazione per il ritiro del contingente italiano in Afghanistan".

È quanto riferiscono fonti delle Difesa, aggiungendo che "l'orizzonte temporale potrebbe essere quello di 12 mesi".

L'annuncio della Difesa è arrivato come una doccia fredda per la Farnesina, che non ne sapeva nulla: "Lo apprendo adesso, non ne ha parlato con me. Non appena torno a Roma, o non appena dovessi sentire il ministro Trenta, ne riparleremo", ha dichiarato il ministro degli Esteri Enzo Moavero Milanesi interpellato sull'argomento.

IL DISIMPEGNO USA - L'annuncio italiano rientra in quello che è un disimpegno dell'intero Occidente dal teatro di guerra aperto nel 2001, in seguito all'attacco alle Torri Gemelle.

L'inviato Usa in Afghanistan Zalmay Khalilzad ha annunciato che anche gli Stati Uniti hanno raggiunto un accordo con i talebani. L'intesa prevede l'impegno dei guerriglieri a non far diventare il Paese un covo di terroristi, mentre gli americani si impegnano a un ritiro totale delle truppe in cambio del cessate il fuoco, oltre al coinvolgimento dei talebani nei colloqui con il governo afgano.

Secondo il ministero sono 900 i militari attualmente impegnati in Afghanistan, in gran parte dislocati a Herat, in misura minore nella capitale Kabul.

(Unioneonline/L)
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