Fa scalpore un presunto caso di abusi sessuali nel liceo scientifico del polo scolastico "Valentini-Majorana" di Castrolibero, in provincia di Cosenza.

Oggi una studentessa si è recata dai carabinieri dichiarando di avere subito molestie sessuali da un suo insegnante quando era al primo anno. Il professore, questa la sua versione dei fatti, le avrebbe chiesto di inviargli foto “particolari” per ottenere la sufficienza nella propria materia.

I ragazzi da giorni stanno protestando per queste presunte molestie avvenute all’interno delle mura della scuola, non sono mancate tensioni fuori dai cancelli. Ieri la Procura della Repubblica di Cosenza ha avviato un'inchiesta conoscitiva sui fatti denunciati dagli studenti.

La dirigente scolastica ha sentito anche alcuni studenti per cercare di fare chiarezza, invitando chi è a conoscenza di fatti specifici di denunciare alle forze dell'ordine.

La stessa dirigente ha anche proposto ai ragazzi un documento approvato dal consiglio docenti nel quale si sottolinea che "se ci sono stati nel corso di questi anni azioni, comportamenti, episodi che hanno in qualche modo incrinato il rapporto di fiducia tra le diverse componenti scolastiche è interesse di tutti che questi emergano in piena luce e siano valutati e perseguiti nelle sedi opportune, comprese quelle giudiziarie. E' interesse soprattutto di noi educatori, fortemente consapevoli della responsabilità di un lavoro non solo difficile ma troppo spesso avaro di soddisfazioni sia umane che professionali, che la verità si affermi pienamente".

Sulla vicenda è intervenuta anche la parlamentare Laura Boldrini, Presidente del Comitato della Camera sui diritti umani nel mondo, oggi a Reggio Calabria, secondo la quale "è molto grave che le studentesse non siano state credute". Per Boldrini, la vicenda "fa capire che le nostre ragazze non sono più disposte ad abbassare la testa, e questo è un dato positivo. Mi sembra vergognoso che da parte delle persone adulte, con responsabilità, non ci sia la stessa attenzione, la stessa presa di consapevolezza, nell'aiutare questo percorso che non è facile".

Oltre alla denuncia della giovane, ai carabinieri ne è giunta un'altra presentata da un ragazzo.

(Unioneonline/D)

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