In Italia da oggi non esistono più Regioni rosse. E' ufficiale il cambio di colore dell'ultima zona rossa del Paese, l'Abruzzo, diventata arancione.

Altre 4 Regioni sono invece passate dalla fascia arancione a quella gialla: sono Piemonte, Lombardia, Basilicata e Calabria.

Cosa cambia: in Abruzzo niente più autocertificazione per uscire di casa, riapertura dei negozi al dettaglio mentre restano chiusi (salvo asporto e domicilio) bar e ristoranti e resta vietata la mobilità tra comuni e Regioni.

Il passaggio arriva dopo una settimana di polemiche e ricorsi tra il presidente della Regione Marsilio e il governo nazionale. La Regione aveva anticipato con ordinanza il passaggio in zona arancione, l'esecutivo nazionale ha fatto ricorso al Tar e ha avuto ragione. Ieri molti negozi erano aperti in Abruzzo e sono intervenute le forze dell'ordine a chiuderli. La Regione ora chiede il passaggio in fascia gialla prima di Natale, ci sarà bisogno di una deroga perché il meccanismo automatico prevede che una Regione prima di cambiare fascia debba attendere due settimane.

Nelle quattro nuove Regioni gialle (Basilicata, Calabria, Piemonte e Lombardia) riaprono bar e ristoranti fino alle 18 e c'è il via libera agli spostamenti tra comuni e da e per le altre Regioni gialle.

In Italia sono solo 5 le aree arancioni (Abruzzo, Campania, Provincia autonoma di Bolzano, Toscana e Valle d'Aosta). Tutte, Abruzzo a parte, dovrebbero diventare gialle domenica prossima, 20 dicembre.

Tutte le altre Regioni sono gialle. Ma cinque Regioni sono classificate a "rischio alto" secondo il monitoraggio dell'Iss e sono invitate ad emanare ordinanze più restrittive a livello regionale: si tratta di Sardegna, Emilia Romagna, Veneto, Puglia e Provincia autonoma di Trento). Basilicata e Molise sono classificate a rischio basso, tutte le altre a rischio moderato.

(Unioneonline/L)
© Riproduzione riservata