Un minorenne è indagato per istigazione e aiuto al suicidio in relazione alla morte di M.L.M., il 26enne trovato con un colpo di pistola alla testa su una spiaggia di Porto Empedocle, in provincia di Agrigento, lo scorso 25 agosto. Il 16enne è stato collocato in una comunità, il provvedimento è stato eseguito dai carabinieri del Comando provinciale di Caltanissetta, ed è stato anche denunciato per detenzione e divulgazione per via telematica di materiale pedopornografico.

Secondo l'accusa il giovanissimo avrebbe assistito e supportato l'amico nel preparare e portare a termine il suicidio. Ma non solo: avrebbe fornito anche consigli per impedire che le persone a lui più vicine si rendessero conto del suo progetto.

Il 26enne, commesso in un negozio, aspirava a diventare poliziotto. La settimana prima di uccidersi era andato a Roma per sostenere il concorso d'accesso. Sarebbe stato il suo ultimo tentativo per raggiunti limiti d'età, ma era stato giudicato non idoneo ed era tornato in Sicilia. Esclusa la possibilità di un ricorso, aveva maturato l’idea di togliersi la vita, vittima della delusione e della frustrazione.

Con il minorenne si sono scambiati numerosi e dettagliati messaggi nei quali veniva programmata la realizzazione del tragico evento, scegliendo giorno, luogo e arma da fuoco da utilizzare, legalmente detenuta dalla vittima.

(Unioneonline/s.s.)

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