Infanzia, in Italia solo un bambino su 10 può accedere a un nido pubblico
In Calabria appena il 2,6%, in Sardegna una percentuale sostanzialmente in linea con quella italiana, e migliore rispetto alle altre regioni del SudPer restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Le diseguaglianze tra i bambini quanto ad acquisizione di capacità e competenze si formano già nei primissimi anni di vita, ben prima dell'ingresso a scuola.
In Italia, fa sapere uno studio di Save the Children, solo un bambino su dieci può accedere a un asilo pubblico, con picchi negativi che si registrano in Calabria e Campania, dove la copertura e quasi assente e, rispettivamente, solo il 2,6% e il 3,6% dei bimbi frequenta un nido pubblico. In Sardegna a frequentare i nidi pubblici è l'11,9% dei bambini, una media sostanzialmente in linea con quella italiana e tra le migliori delle regioni del Sud.
A patire sono soprattutto i minori provenienti da famiglie economicamente svantaggiate, che non hanno le possibilità economiche di accere agli asili privati.
"La prima infanzia è un periodo cruciale della vita, è fondamentale che il prossimo governo assuma tra le proprie priorità quella dell'investimento nell'infanzia, con un piano organico di interventi a sostegno della genitorialità, servizi educativi di qualità accessibili a tutti, misure di welfare familiare e lotta alla povertà economica ed educativa", ha affermato Raffaela Milano, direttrice dei Programmi Italia - Europa di Save the Children.
Quanto ai dati regionali, le cose vanno male anche in Puglia e Sicilia, dove solo il 5,9% dei bimbi possono accedere a un nido pubblico. Le più virtuose sono Valle d'Aosta (28%), provincia autonoma di Trento (26,7%), Emilia Romagna (26,6%) e Toscana (19,6%).
(Unioneonline/L)