I carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Sondrio oggi all'alba hanno notificato a 19 residenti nelle province di Sondrio, Lecco e Como, l'obbligo di dimora.

La misura cautelare, chiesta e ottenuta dal sostituto procuratore Maria Lina Contaldo, è stata adottata nell'ambito dell'indagine battezzata "Operazione Pandemia" che sabato nei boschi della Valtartano aveva portato all'arresto di un pusher marocchino di 28 anni, residente nell'hinterland di Milano, e alla morte di un suo connazionale che, per sfuggire ai controlli dei militari del maggiore Serena Federica Galvagno, era morto precipitando da uno sperone roccioso alto 30 metri.

I 19 colpiti da ordinanza - è stato spiegato oggi in conferenza stampa al Comando dell'Arma, presente il tenente colonnello Rocco Taurasi alla guida del Reparto operativo - sono accusati di concorso in spaccio, in quanto aiutavano i magrebini portando loro nel bosco cibo, bevande, coperte e batterie ricaricate dei cellulari. In questo modo i marocchini restavano per giorni nel bosco in attesa dello smercio di cocaina e eroina ai clienti, fra questi ultimi i 19 colpiti da misura restrittiva che, in cambio della collaborazione, ricevevano trattamenti di favore nel pagamento delle dosi.

(Unioneonline/F)
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