Impennata di casi tra i bimbi. Per gli anziani non vaccinati rischio di morte 56 volte più alto
Diffuso il nuovo report dell’Istituto superiore di sanità
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Impennata nell'ultima settimana nell'incidenza dei contagi Covid fra i ragazzi sotto i 19 anni, in particolare nella fascia fra i 16 e i 19 anni e sotto i 12 anni. Lo rileva l’Istituto Superiore di Sanità nel suo Report esteso settimanale sull’epidemia in Italia.
Nell'ultima settimana, inoltre, è confermato l'andamento osservato nella precedente: il 26% dei casi totali nella popolazione è di età scolare (sotto i 20 anni), di cui 48% nella fascia d'età 6-11 anni, 36% fra 12-19 anni e solo il 11% e il 5% rispettivamente tra i 3 e i 5 anni e sotto i 3 anni.
Nel dettaglio, fra il 6 e il 19 dicembre 2021, fino ai 19 anni sono stati 59.605 nuovi casi, 215 ospedalizzati, 4 ricoverati in terapia intensiva e 1 deceduto.
Sempre nel report Iss si parla anche dell’efficacia dei vaccini e si evidenzia come nell'ultimo mese il tasso di ricovero nella fascia di età con più di 80 anni per i non vaccinati (568 per 100mila) è otto volte più alto rispetto ai vaccinati completi da almeno 120 giorni e 41 volte più alto rispetto ai vaccinati con booster.
Continua inoltre a restare molto alta la copertura vaccinale contro il rischio di morte. Il tasso di decesso fra gli over 80, nel periodo 29/10/2021- 28/11/2021, nei non vaccinati (179 per 100.000) è circa nove volte più alto rispetto ai vaccinati con ciclo completo entro i 150 giorni (19,5 per 100.000) e 56 volte più alto rispetto ai vaccinati con dose aggiuntiva/booster (3 per 100.000).
(Unioneonline/l.f.)