La Corte di Assise di Milano ha incaricato lo psichiatra forense Pietro Ciliberti e il medico legale Gabriele Rocca di eseguire la perizia psichiatrica nei confronti di Alessandro Impagnatiello, a processo per l'omicidio pluriaggravato della fidanzata Giulia Tramontano, incinta al settimo mese.

Una seduta spartiacque del processo nei confronti del barman. L’esame prenderà il via il prossimo 11 luglio. I periti sono chiamati ad accertare se l’ex barman fosse capace di intendere e volere all’epoca dei fatti o se la sua capacità fosse in qualche modo “scemata”. In quel caso dovranno valutare anche l’eventuale pericolosità sociale dell’imputato.

I periti hanno 90 giorni di tempo e dovranno depositare la relazione entro il 15 ottobre. La procura ha nominato come consulente la psichiatra forense Ilaria Rossetti, mentre l'avvocato di parte civile Giovanni Cacciapuoti ha incaricato gli psichiatri Salvatore De Feo e Diana Galletta.

Si torna in aula il prossimo 21 ottobre per l'esame dei periti, mentre la discussione e la sentenza sono attese per i prossimi 28 ottobre e 4 novembre.

I difensori Giulia Geradini e Samanta Barbaglia avevano depositato nelle scorse settimane una consulenza secondo la quale Impagnatiello, che ha ucciso Giulia con 37 coltellate nella loro abitazione a Senago, nel Milanese, soffrirebbe di un «disturbo della personalità di tipo paranoide» con «tratti narcisistici».

La perizia psichiatrica, ha sottolineato il difensore Samanta Barbaglia, «potrebbe anche valere al fine della concessione delle attenuanti, non solo della capacità di intendere e volere». 

«Siamo sicuri che il signor Impagnatiello stia mentendo», ha detto l'avvocato della famiglia Tramontano, Giovanni Cacciapuoti, al termine dell'udienza. «Siamo certi che questa perizia fugherà ogni dubbio in ambito alla circostanza a che era ed è perfettamente capace di intendere e volere». Da sottolineare che secondo quanto accertato Impagnatiello ha provato a lungo ad avvelenare Giulia Tramontano prima di ucciderla con 37 coltellate. Dunque, secondo l’accusa, non si può certo parlare di un raptus.

L'uomo è imputato di omicidio volontario pluriaggravato, occultamento di cadavere e procurato aborto.

(Unioneonline/L)

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