Campi Flegrei, continua lo sciame sismico. A Pozzuoli c’è chi prega e chi dorme in auto
Allerta massima per l’attività della caldera. L’Ingv: «Dal 15 febbraio si sono verificate 282 scosse»Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
Un unico sciame sismico iniziato il 15 febbraio e ancora in corso, con almeno 282 terremoti di magnitudo maggiore di zero, il più alto numero rispetto a sciami precedenti: è questa al momento la situazione ai Campi Flegrei, dove lo sciame in corso ha finora registrato un picco alle 16,30 del 16 febbraio con un terremoto di magnitudo 3.9 con epicentro in mare, e un altro picco alle 00,19 del 17 febbraio, sempre di magnitudo 3,9 con epicentro fra Pozzuoli, Quarto e Bacoli.
«Lo sciame sismico ai Campi Flegrei sta proseguendo», ha osservato Mauro Di Vito, direttore dell'Osservatorio Vesuviano dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia. «Il numero degli eventi finora registrati è maggiore rispetto a quello degli eventi avvertiti in altri sciami», ha aggiunto.
Dei 282 terremoti registrati dal 15 febbraio fino alle 14,00 circa del 17 febbraio, 85 hanno avuto una magnitudo maggiore di 1. La maggior parte degli eventi è avvenuta nelle zone della solfatara e a Pisciarelli. Nonostante l'alto numero di terremoti, prosegue Di Vito, «le misure dell'attività idrotermale restano nei valori registrati in ultimi 5-6 mesi». L'analisi dei terremoti è in corso. Una possibile spiegazione del fatto che in questo sciame siamo così numerosi, ha concluso Di Vito, è nel fatto che «da tempo ai Campi Flegrei non c'era attività sismica».
Intanto la popolazione è in allerta. «Dove non riesce l'uomo può intervenire la Madonna», dice una signora di Pozzuoli, dove molti fedeli hanno iniziato a recitare rosari, sia sul lungomare sia all'esterno della chiesa di San Vincenzo, chiusa dallo scorso anno a causa dei danni provocati dal sisma.
I puteolani sentono di nuovo la minaccia del terremoto e si radunano in preghiera in una città che sta vivendo nuovamente l'incubo del bradisismo. Una difficoltà che si affronta nella quotidianità in diverse zone della città: ad esempio a via Artiaco a Pozzuoli, vicino via Campana, dove c'è un grande parco di case popolari gestito dall'Acer, l'agenzia regionale della Campania per le abitazioni.
In questo parco agli abitanti è capitato spesso di abbandonare le case dopo forti scosse e di dormire nelle loro automobili, ma ora chiedono al Comune di Pozzuoli di usare un grande prato, gestito dall'amministrazione, per attrezzare una tendopoli, in modo da dare agli abitanti la possibilità di potersi trasferire sotto le tende nelle notti in cui la terra trema.
Una richiesta - spiegano i cittadini del parco - che hanno già fatto diverse volte e per la quale sperano di avere una risposta positiva visto che, come sottolineano, il Palasport non potrebbe raccogliere migliaia di persone.
(Unioneonline)