Il tampone del figlio è positivo, madre aggredisce gli infermieri: “È falso”
Momento concitati in un ambulatorio di Baricella. Per riportare la calma sono dovuti intervenire i carabinieri
I sanitari di un ambulatorio aggrediti da una madre infuriata dopo che il tampone eseguito a suo figlio è risultato positivo. E per riportare la calma sono dovuti intervenire i carabinieri. Tutto ha inizio al poliambulatorio della Ausl di Baricella, nel Bolognese.
Una donna di 45 anni si presenta con il figlio di 7 anni che deve eseguire il test. E, come detto, il test certifica che il piccolo ha il Covid. A quel punto la madre dà in escandescenze, iniziando a inveire contro gli infermieri, accusandoli di voler falsificare i risultati.
La donna si è anche scagliata fisicamente contro gli operatori, spintonandoli. Poi l’arrivo dei militari.
A quel punto al bambino è stato fatto un secondo tampone, risultato anch’esso positivo.
Ora la donna rischia una denuncia per aggressione e anche per interruzione di pubblico servizio, visto il tempo fatto perdere con la sua piazzata alle attività in corso al poliambulatorio.
(Unioneonline/l.f.)