Con 142 voti favorevoli contro i 105 contrari (e 4 astenuti), il Senato ha accolto le dimissioni presentate da Augusto Minzolini, condannato in Cassazione a due anni e sei mesi per peculato per aver utilizzato indebitamente la carta di credito della Rai quando era direttore del Tg1.

Prima che l'aula si pronunciasse, il giornalista aveva invitato i senatori ad accogliere la sua richiesta: "Grazie per aver votato no alla decadenza il 16 marzo. Ma adesso il Senato non abbia paura", ha affermato. Un "salvataggio" che aveva portato alcuni esponenti del Movimento 5 Stelle a gridare al "voto di scambio" tra Pd e Pdl.

"Mi sento sollevato, come all'ultimo giorno di scuola", ha aggiunto. E ancora: "Io non ho nessun obbligo, il mio è un gesto di coerenza politica. Questa non è la partita di ritorno del voto di marzo, i giustizialisti quella partita l'hanno già persa".

L'aula ha invece respinto - con 129 voti contrari, 90 favorevoli e 7 astenuti - la richiesta di dimissioni presentata dal senatore ex Movimento 5 Stelle Giuseppe Vacciano.
© Riproduzione riservata