Il piano di Figliuolo: "Immunizzare chi si occupa di disabili, è il momento della svolta"
Il commissario all'Emergenza: "Entro la fine di aprile mezzo milione di vaccinati al giorno"Per restare aggiornato entra nel nostro canale Whatsapp
"Devono essere vaccinati i genitori, i tutori e i caregiver, i badanti per dirla in italiano". Ossia chi si occupa di persone con disabilità, perché "sarebbe delittuoso non farlo".
Lo ha detto il commissario dell'emergenza Covid Francesco Figliuolo a Che tempo che fa: "E' il momento della svolta o perderemo tutto, gli italiani devono essere straordinari - ha aggiunto -. A marzo faremo riscaldamento poi dalla seconda decade di aprile ci saranno gradualmente 500mila vaccinazioni. Alcune regioni ora arrivano a 100-150mila, altre no: il mio compito sarà quello di portare bilanciamento anche su altre regioni e andrò di persona a vedere".
Sulla questione delle dosi che rischiano di finire nel cestino "bisogna utilizzare il buonsenso: se ci sono le classi prioritarie che possono utilizzarlo bene, altrimenti si va su classi vicine o sennò chiunque passa va vaccinato; questo bisogna fare".
IL PIANO VACCINALE - Finora l'Italia viaggia verso i 2 milioni di cittadini vaccinati con due dosi, poco più del 3% della popolazione, e nel report quotidiano sul sito del governo risultano somministrate 180mila dosi in 24 ore, oltre la media dell'ultimo periodo. Il nuovo piano vaccinale prevede di arrivare ad almeno 300mila somministrazioni giornaliere nell'ultima settimana di marzo e fino a 500mila al giorno entro la fine di aprile, con l'80% di vaccinati a fine settembre e il completamento della vaccinazione di massa il 29 ottobre.
Nel piano nazionale si legge che "non sono state considerate riduzioni di approvvigionamento di vaccini" e che "è stato considerato un tasso costante di adesione al vaccino nel tempo da parte dei cittadini". Le previsioni sono quindi state fatte pensando di poter contare su oltre 242 milioni di dosi entro il 2022 (52 milioni tra aprile e giugno prossimi), secondo i contratti stipulati anche per vaccini non ancora approvati come quelli di Sanofi e di Curevac (stime aggiornate al 3 marzo scorso, prima dell'annuncio di ulteriori tagli da parte di AstraZeneca in tutta l'Unione europea).
Fonti del commissariato all'emergenza sottolineano che anche eventuali ulteriori riduzioni di AstraZeneca potranno essere compensate da un incremento della produzione promesso da Pfizer-Biontech che, ha rassicurato oggi la Ue, sta intensificando gli sforzi.
In compenso, sempre nel piano si legge che "il worst case scenario (scenario peggiore, ndr) è stato calcolato considerando per tutti la doppia somministrazione (non prevista per il vaccino Johnson&Johnson)", che è monodose e inizierà ad arrivare da metà aprile. Inoltre "non è stato considerato l'impatto favorevole nel tempo della riduzione della pressione ospedaliera (ulteriori risorse sanitarie spendibili nella campagna vaccini)", come conseguenza della campagna vaccinale di massa.
(Unioneonline/D)