Mattia Del Zotto, il 28enne di Nova Milanese che lo scorso anno ha avvelenato col tallio nove membri della sua famiglia, uccidendone tre, è stato assolto dal gip del Tribunale di Monza perché "totalmente incapace di intendere e volere al momento dei fatti".

Il giovane, individuato come responsabile degli avvelenamenti dopo che per mesi il caso aveva assunto i contorni di un giallo, dovrà essere rinchiuso in una struttura psichiatrica per dieci anni.

Il perito incaricato dal giudice aveva definito Del Zotto "affetto da vizio totale di mente". Il 28enne era imputato per omicidio volontario plurimo premeditato e lesioni plurime.

Le tre vittime: Giovanni Battista Del Zotto, Maria Gioia Pittana e Patrizia Del Zotto (Ansa)
Le tre vittime: Giovanni Battista Del Zotto, Maria Gioia Pittana e Patrizia Del Zotto (Ansa)
Le tre vittime: Giovanni Battista Del Zotto, Maria Gioia Pittana e Patrizia Del Zotto (Ansa)

Con il tallio acquistato sul Web aveva ucciso i due nonni paterni e una zia, e avvelenato altri sei familiari: versava la sostanza negli alimenti e nelle tisane che sua madre serviva ai parenti: "Dovevo punire gli impuri", aveva detto subito dopo essere stato scoperto.

Il pm per lui aveva chiesto l'ergastolo.

Quanto ai parenti sopravvissuti, pare che abbiano preso bene la notizia. Anche loro sono convinti che Mattia vada curato.

(Unioneonline/L)
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