Non lo hanno ricoverato all'ospedale di Taormina nonostante la febbre altissima, perché i medici gli avevano diagnosticato solo un calcolo renale.

Ma da analisi eseguite successivamente in un laboratorio privato sarebbe emerso che il ragazzo, 21 anni, aveva un'infezione da mononucleosi.

Così il giovane è tornato nell'ospedale che lo aveva rifiutato ed è stato ricoverato il 24 luglio, a otto giorni di distanza dalla visita del 16 luglio in cui gli avevano diagnosticato un calcolo renale.

Ma forse era troppo tardi, tanto che il ragazzo è morto: uno stato di choc, il secondo, gli è stato fatale.

E ora la mamma vuole vederci chiaro: ha presentato una denuncia ai carabinieri di Taormina. Nell'esposto la donna, che vive a Fiumefreddo di Sicilia, segnala il mancato ricovero del 16 luglio, e non solo.

Dalla fidanzata del giovane la donna ha infatti appreso che i medici avrebbero eseguito prelievi con ago aspirato alla gola, alla milza e al fegato.

Non si dà pace la madre del ragazzo, e vuole far luce su eventuali responsabilità penali, sollecitando l'autopsia e il sequestro della cartella clinica.

(Redazione Online/L)
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