Cala il numero dei posti letto occupati negli ospedali dai malati di Covid.

L'ultimo aggiornamento dei dati elaborati dall'Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, calcolati al 16 gennaio, vedono per le terapie intensive un passaggio, a livello di dato medio nazionale, dal 31% dello scorso 13 gennaio, al 29% a livello nazionale, scendendo quindi sotto la soglia critica fissata al 30%. Scende di un punto percentuale, sempre rispetto al 13 gennaio, l'occupazione dei posti definiti in area non critica, arrivati a quota 36% (la soglia per questi reparti è il 40%).

In Sardegna il primo dato è al 27%, il secondo al 30%, dunque ben al di sotto della soglia critica.

Alcune regioni restano però ancora in una situazione di difficoltà: sono l'Emilia Romagna (31% terapie intensive e 41% area non critica), Friuli Venezia Giulia (38% terapie intensive e 53% area non critica), Lazio (43% area non critica), Marche (38% terapie intensive e 50% area non critica), Bolzano (34% terapie intensive e 42% area non critica), Trento (51% terapie intensive e 48% area non critica), Piemonte (42% per l'area non critica), Puglia (32% terapie intensive), Umbria (terapie intensive al 38%), Veneto (terapie intensive 34%).

(Unioneonline/D)
© Riproduzione riservata