Il governo Conte ha scelto il commissario straordinario alla ricostruzione del ponte Morandi: è il sindaco di Genova Marco Bucci. Lo ha confermato da Assisi anche il premier Giuseppe Conte, che firmerà il decreto - ha detto - non appena tornerà a Roma.

Una nomina che arriva a quasi due mesi di distanza dal disastroso crollo del 14 agosto in cui sono morte 43 persone. Per la precisione, sono 51 i giorni passati. Troppi. Un ritardo difficile da spiegare, se si pensa che il nome del commissario Bucci è ampiamente condiviso dalla comunità genovese e dalle istituzioni locali, in primis la Regione Liguria guidata da Giovanni Toti, e che era stato fatto immediatamente nei giorni successivi al crollo.

Un ritardo che assume proporzioni ancora maggiori se confrontato alla rapidità con cui i precedenti governi si sono mossi - almeno nell'immediato - in situazioni emergenziali.

Il 26 settembre 1997 un terremoto colpisce Umbria e Marche: 11 morti, un centinaio di feriti e più di 80mila sfollati. Al governo c'è Romano Prodi: il 28 settembre, ad appena due giorni dalla tragedia, arriva il decreto di nomina dei commissari, che sono i presidenti delle due regioni.

La scuola crollata a San Giuliano di Puglia, in Molise (Ansa)
La scuola crollata a San Giuliano di Puglia, in Molise (Ansa)
La scuola crollata a San Giuliano di Puglia, in Molise (Ansa)

Cinque anni dopo, il 31 ottobre 2002, tocca al Molise. Un altro terremoto: 30 morti, 100 feriti e 3mila sfollati, si verifica anche il crollo di una scuola a San Giuliano in cui muoiono 27 bambini e un insegnante. Il 4 novembre, quattro giorni dopo dunque, arriva il decreto con la nomina del commissario, che è il governatore del Molise Michele Iorio.

Poi è il turno della tragedia de L'Aquila, 6 aprile 2009, con il suo carico di 309 morti, 1600 feriti e 80mila sfollati. Il decreto di nomina del commissario, che è il Capo della Protezione Civile Guido Bertolaso, Berlusconi lo firma il giorno stesso.

Il 20 e 29 maggio 2012 la terra trema in Emilia Romagna, facendo 20 vittime. Il presidente del Consiglio Mario Monti nomina il governatore emiliano Vasco Errani a commissario con decreto del 6 giugno, a 17 giorni dalla prima scossa.

Le macerie ad Amatrice (Ansa)
Le macerie ad Amatrice (Ansa)
Le macerie ad Amatrice (Ansa)

Infine, arriviamo al sisma del centro Italia del 24 agosto 2016. Trecento vittime e intere città rase al suolo. Simbolo del terremoto diventa Amatrice, uno dei paesi maggiormente colpiti. Commissario viene nominato ancora Vasco Errani. Matteo Renzi firma il decreto il 2 settembre, a nove giorni dalla tragedia.

Il più lento, insomma, è stato il governo Monti dopo il terremoto del 2012 in Emilia, e ci ha impiegato 17 giorni. Conte ci ha messo il triplo.

La rapidità non è tutto. Basti pensare alle lentezze nella ricostruzione che si sono verificate e che si stanno verificando anche quando i commissari sono stati nominati con tempestività. E alle indagini che hanno portato alla luce diversi episodi di corruzione (pensiamo soprattutto a L'Aquila, ma non solo).

Non è tutto, ma è molto in situazioni di emergenza in cui è prioritario muoversi velocemente per far ripartire una città, Genova, che già ha aspettato sin troppo.

Davide Lombardi

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata