Conferenza stampa a Palazzo Chigi dei ministri per gli Affari regionali e della Salute, Mariastella Gelmini e Roberto Speranza, per illustrare le nuove misure del Dpcm, assieme al presidente dell'Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro, e il presidente del Consiglio superiore di sanità, Franco Locatelli.

"Viene confermato il modello di divisioni del nostro Paese di aree che corrispondono a colori", ha detto il ministro della Salute introducendo il decreto che è stato firmato dal presidente del Consiglio Mario Draghi e sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Quindi anche per Pasqua, anche se "è evidente che il governo valuterà nelle settimane che verranno l'evoluzione della curva epidemiologica e come eventualmente adeguare le misure. Però le misure sono queste e coprono anche le festività della Pasqua".

I COLORI - Il Dpcm "prova a mantenere un impianto di conservazione delle misure essenziali che sono vigenti", ha spiegato Speranza: "Riteniamo che differenziare i territori sia la strada giusta perché ci permette di dare la risposta più idonea ad ogni segmento" del Paese.

"Il principio guida del nuovo Dpcm - ha aggiunto -, adottato dopo confronto ampio con Parlamento e Regioni, è la tutela della salute come questione fondamentale e faro, linea guida essenziale. Per ricostruire il Paese, per lo sviluppo del Paese, bisogna vincere la pandemia. La curva dà segnali piuttosto robusti di ripresa e risalita e facciamo i conti con alcune varianti temibili del virus come la variante inglese, ma anche variante sudafricana e sudamericana".

LE SCUOLE - Novità sulle scuole: resteranno tutte chiuse - anche elementari e medie - in zona rossa, con la facoltà nelle altre Regioni di chiudere gli istituti se a livello locale si raggiunge un'incidenza di 250 casi ogni 100mila abitanti. "La variante inglese - ha sottolineato Speranza - ha una particolare capacità di penetrazione nelle fasce più giovani. Questo ci ha portato a determinare che in area rossa le scuole di ogni ordine e grado saranno in Dad, così come nei territori dove il tasso di incidenza" del virus "è pari o superiore a 250 ogni 100mila abitanti".

GELMINI: "CAMBIA IL METODO" - "I tempi sono fondamentali per non arrecare nuovi disagi ulteriori ai cittadini: la bozza è pronta da venerdì e siamo in grado stasera di completare il Dpcm Covid", ha detto il ministro Gelmini: "C'è un cambio nel metodo, perché il Dpcm è improntato alla massima condivisione possibile. La risoluzione del Parlamento è la stella polare, poi la condivisione si è estesa alle Regioni, province, comuni. Abbiamo cercato di acquisire il punto di vista degli amministratori: abbiamo accolto alcune proposte come la partenza delle misure restrittive dal lunedì".

LA VARIANTE - Quanto alle varianti fa il punto il presidente dell'Iss Silvio Brusaferro: "La variante inglese ha una prevalenza stimata intorno al 54%, al 18 febbraio, il che vuol dire che oggi il valore è sicuramente più alto. E' la variante dominante come avevamo previsto. La circolazione della variante inglese è maggioritaria e lo sarà sempre più: ha più elevata trasmissibilità, il modo migliore di contrastare la trasmissibilità è ridurre le occasioni di trasmissione".

"Abbiamo anche noi evidenze chiare sul fatto che la variante inglese è più trasmissibile nelle fasce di età comprese tra i 10 e i 19 anni - aggiunge il presidente del Css Franco Locatelli - ma anche tra i 6 e 10 anni" nelle quali "vi è un aumento del numero di casi infetti come Sars-Covid 2. Questo maggiore potere infettante o contagiante non si associa a patologia più grave". "I bambini, per dare un messaggio molto chiaro, restano fortunatamente risparmiati dalle forme più gravi", spiega.

(Unioneonline/D)
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