La Cassazione ha annullato, in parte con rinvio (per un aspetto relativo a un difetto di motivazione) e in parte senza, il provvedimento con cui il Tribunale di Sorveglianza di Milano, lo scorso marzo, aveva revocato per Fabrizio Corona, a causa di una serie di violazioni delle prescrizioni, il differimento pena a lui concesso nel dicembre 2019 per una patologia psichiatrica, facendolo tornare in carcere. Lo ha spiegato il suo legale, l'avvocato Ivano Chiesa.

Già nei mesi scorsi, sempre su istanza della difesa, i giudici della Sorveglianza avevano sospeso il provvedimento e l'ex agente fotografico era tornato a casa in detenzione domiciliare.

"Chi aveva ragione? E adesso chi chiede scusa a Fabrizio per oltre 20 giorni dentro?", ha detto Chiesa, spiegando che Corona viene "processato anche per aver rotto il vetro dell'ambulanza" quel giorno, quando seppe di dover rientrare in carcere. 

I giudici milanesi hanno spiegato che il provvedimento di marzo era "apodittico", ossia non adeguatamente motivato.

Prevista, dunque, una nuova udienza davanti alla Sorveglianza di Milano e in relazione alla parte del provvedimento che è stata annullata con rinvio.

(Unioneonline/v.l.)

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