"Ero preoccupato per le condizioni di salute di un mio familiare”. Così il 28enne barese Giuseppe Antonio De Noja ha motivato la sua fuga avvenuta il 26 agosto scorso dal carcere di Trani, assieme a un altro detenuto.

Il giovane, rende noto il suo difensore, l'avvocato Massimo Roberto Chiusolo, si è costituito poche ore fa negli uffici della Questura di Bari. Decisione che ha preso, secondo il suo racconto, proprio dopo aver accertato che il famoso familiare stava bene.

Dopo le formalità di rito, sarà riportato in cella. Nelle prossime ore il pm di turno di Bari Marcello Barbanente chiederà la convalida dell'arresto al gip e poi gli atti saranno trasmessi per competenza alla Procura di Trani, che aveva già aperto un fascicolo sull'evasione.

De Noja era in carcere dal 2017 per una serie di rapine commesse a distributori di benzina alla periferia nord di Bari e in alcuni comuni della provincia. 

È ancora ricercato invece l'altro detenuto evaso con lui, il 22enne barese Daniele Arciuli, che era in carcere dal 2015 per l'omicidio di Gaetano Spera, ucciso il 25 marzo 2015 nella villa comunale di Giovinazzo (Bari), quando Arciuli era minorenne.

(Unioneonline/D)

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