Strage di Suviana, si indaga per omicidio e disastro colposo: chi sono le tre vittime
Ci sono anche cinque feriti gravi e quattro dispersi nell’esplosione avvenuto alla centrale idroelettricaTre morti, quattro dispersi e cinque feriti gravi.
È questo, al momento, il bilancio della tragedia avvenuta di ieri alla centrale elettrica Enel del lago di Suviana, sull'Appennino bolognese.
Sul caso è stato aperto un fascicolo della Procura di Bologna: disastro colposo e omicidio colposo sono i reati ipotizzati, l’inchiesta è coordinata dal pm Flavio Lazzarini e dal procuratore capo Giuseppe Amato.
Secondo le prime ricostruzioni, una turbina dell’impianto è esplosa al piano -8 e il crollo ha travolto almeno 12 tecnici di ditte esterne presenti sul posto per alcuni lavori di adeguamento della centrale.
Identificate le tre vittime: si tratta di Pavel Petronel Tanase, 45 anni, nato in Romania, ma residente a Settimo Torinese, di Mario Pisano, 73enne nato a Taranto, e di Vincenzo Franchina, 36 anni, di Sinagra (Messina).
Lo scoppio, tremendo, è stato avvertito anche a molta distanza. «Abbiamo sentito un boato tremendo, poi l’aria è diventa irrespirabile», hanno riferito testimoni presenti nella zona al momento dell’esplosione.
«Un disastro impressionante», hanno raccontato invece i primi soccorritori.
Le ricerche dei quattro dispersi proseguono senza sosta, tra le macerie e sott’acqua. E proseguono anche gli accertamenti per chiarire cosa abbia originato la deflagrazione.
L’accaduto ha suscitato commozione e cordoglio, anche del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che ha espresso vicinanza alle famiglie degli operai travolti dall’esplosione e auspicato che sulla vicenda «sia fatta piena luce».
(Unioneonline)